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Acea, tre miliardi di euro per le infrastrutture e dividendi in aumento. Di Claudia Guasco

28 Novembre 2017

Milano – Tre miliardi di investimenti infrastrutturali, di cui 400 milioni legati a progetti di innovazione tecnologica. EBITDA (margine operativo lordo) superiore a 1,1 milirdi di euro nel 2022 rispetto agli 832 milioni del 2017, utile netto a 282 milioni di euro nel 2020 per arrivare a 332 milioni di euro a fine 2022, controllo dell’indebitamento di gruppo. E dividendi in aumento: 0,7 miliardi di euro distribuiti nell’arco del piano, con pay out sempre superiore al 50%. Il consiglio di amministrazione di Acea ha dato il via libera al piano industriale 2018-2022, un programma operativo “ambizioso, fortemente innovativo, di forte discontinuità”, afferma il presidente Luca Lanzalone, che prevede un deciso potenziamento degli investimenti infrastrutturali sia nel settore idrico sia in quello elettrico.

Tecnologia per la rete
Come spiega l’amministratore delegato Stefano Donnarumma agli analisti riuniti a Milano: “Acea è un gruppo industriale che deve e vuole tornare alla sua originaria vocazione: gestire infrastrutture, renderle più resilienti e realizzarne di nuove sempre più efficienti, cavalcare l’innovazione, praticare una sana disciplina finanziaria, coltivare una grande attenzione per l’ambiente e remunerare bene i propri azionisti. Questi sono i pilastri del nostro piano, le fondamenta sulle quali costruiremo il lavoro che ci attende”. Per il settore idrico è previsto un EBITDA al 2022 superiore ai 470 milioni di euro, con un intervento straordinario di bonifica su oltre 800 chilometri di rete idrica e fognaria, il potenziamento dei grandi impianti di depurazione e razionalizzazione di 40 impianti minori, l’introduzione di sistemi di telelettura sui misuratori grazie all’installazione di circa 500 smart meters. Nel campo delle infrastrutture energetiche l’EBITDA atteso ammonta a 386 milioni di euro e le principali azioni della multiutility capitolina riguarderanno il rifacimento di oltre 2500 chilometri di rete di bassa tensione, la “smartizzazione” della rete di Roma per l’abilitazione di nuovi servizi attraverso la posa di circa 1500 chilometri di fibra ottica e l’installazione di un milione di smart meters, sistemi di automazione e telecontrollo su cabine secondarie e illuminazione pubblica.Sul fronte dell’ambiente (EBITDA di 66 milioni al 2022) Acea amplierà gli impianti di compostaggio esistenti per circa 200 mila tonnellate, svilupperà nuovi impianti per 250 mila tonnellate e ne acquisirà di nuovi per 220 mila tonnellate. A fine piano, anticipa il consiglio, si prevede che i rifiuti trattati saranno pari a 1,7 milioni di tonnellate, con un incremento del 70% rispetto all’attuale milione di tonnellate.

Servizi innovativi
Nei primi tre anni del piano, Acea ha inoltre individuato una serie di iniziative strategiche come l’ingresso nel mercato della distribuzione del gas naturale. Risulta avviata un’interlocuzione con selezionati operatori sui territori di riferimento del gruppo per la valutazione di possibili operazioni di acquisizione o copartecipazione, oltre a possibili partecipazioni alle future gare di ambito. Grande attenzione anche allo sviluppo di progetti in ambito Smart Energy Services che, attraverso la realizzazione di un’infrastruttura di reti integrate con un sistema di telecomunicazioni, siano in grado di fornire servizi innovativi ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione.

Di Claudia Guasco

http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/acea_piano_vede_ebitda-3394860.html

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